40 anni di informazione a Siena

Durante la conviviale del 3 dicembre gli ospiti FRANCESCO MEUCCI, capo redattore de LA NAZIONE di Siena, e il suo predecessore GUIDO PARIGI BINI hanno tracciato una interessante panoramica su come sia cambiata l’informazione negli ultimi quaranta anni.

La Nazione fa delle notizie locali il suo punto di forza, e forse proprio grazie a questo suo posizionamento nel mercato dell’informazione ha subito meno di altri quotidiani il drastico crollo delle vendite. Guido Parigi ha ricordato nitidamente e senza velature di malinconica retorica il suo arrivo a Siena nell’ormai lontano 1976, quando l’informazione si faceva andando in giro a ricercare le notizie, limitando al massimo l’invio delle immagini per le difficoltà tecniche di spedizione alla redazione fiorentina, e quelle legate alla scarsezza dei mezzi di comunicazione – basti pensare all’uso indispensabile e non sempre facile del telefono pubblico – e tornando in redazione soltanto a sera per “chiudere” con gli ultimi aggiornamenti telefonici.

Nessun ente – ha ricordato Parigi – aveva un proprio ufficio stampa. Oggi – ha proseguito Francesco Meucci, da pochi mesi a capo della redazione senese del quotidiano – i mezzi di comunicazione hanno “ingabbiato” il giornalista, relegandolo in redazione, e vincolandolo in qualche modo al puro controllo delle informazioni ricevute, limitando il suo “acume” investigativo.

Appassionati interventi dei soci – tra gli altri Mauro Barni e Rodolfo Bracci, che hanno ripercorso occasioni di collaborazione con Parigi e il “suo” quotidiano – hanno fatto sì che la serata fosse un momento di riflessione su quale era in passato ed è oggi il ruolo di un quotidiano in una città di provincia.